mercoledì 26 maggio 2010

Pagellone della settimana loggionistica (2)

(pubblicato in data 2 marzo 2010)

di HHL, taglio e cucito di Gio.Fe.

- Contiene ironia. Areare il locale prima di soggiornarvi -

VOTO 10 alla stupefacente cavalcata troinfale dei Busto Springers, poche chiacchere, fatti tanti. C'è chi è vincente dalla nascita (Carlo Speroni, 4/7 da 3 nelle due uscite settimanali), chi è tornato a essere l'idolo perché lo stewart sorvola altri lidi (Giorgio Pellegatta, 10 punti in un quarto contro Gerenzano, come ai bei vecchi tempi), chi gioca dall'Oservatorio Astronomico del Sacro Monte (Paolone Favarin, che con i gallaratesi firma 15 senza strafare) e chi può permettersi di giocare per gli altri (Giovanni Ferrario, terza virgola consecutiva ma 17 rimbalzi e 5 assist), che tanto la Pruzzo-band se la cavicchia uguale. Perché battere l’ostica Gallarate nel recupero e vincere con Gerenzano mentre la maggior parte delle concorrenti scivolano su una buccia di banana è “tantarrrobba”. Figli delle stelle.
VOTO 9 ad Anilonti Andrea da Cerro Est, coi controffiochetti di carnevale, che ormai fa l'asso pigliatutto. Lunedì Piccinelli inscatolato come la Simmenthal e si cinge la testa di un ennesimo alloro giovanile, domenica espugna pure Parma... va beh, dite voi, Parma non vince nemmeno a subbuteo da soli, però da quando anche il custode del palaCasnate ha sfiduciato il santone, il fuso orario è cambiato. Ora basta l'impatto di Smith (23 con 8\14), il fosforo di Zampella (16 e 4 assist), la verve di Spreafico, il cagnolino di Aziz e altre cinque sane e te la giochi con tutti, mentre lo Special One gioca a Prison Break coi fantamiliardi che gli danno per passarsi le domeniche in tribuna a fare l'ultrà. Buoni e cattivi.
VOTO 8 ad Alessandro Dalle Ave, B52 del Vedano dei miracoli (18 punti) e questo da dove viene fuori? Da Cinecittà? Povero coach Alessio Crugnola, roba da non credere, te prepari la supposta per (Cossar e Fornari, 12 a testa) e alla fine arriva Polly a sistemarti l'esistenza. Due punti che non fanno classifica, ma il sesto successo consecutivo (ndr ormai sono già sette) è il primato incontrastato in seconda divisione vorrà pur dire qualcosa. L'infiltrato.
VOTO 7 alla Bustese, per la serie "tristezza mia vattene via". La 2-3 di Contardi che basta e avanza per scofanarsi i “tre nettari”, sulle ali di un Bazzani ciclonico che tratta Bensi e Massucco come House fa con Caddie ( 20 punti, 4\9 da 3, come bere un cappuccino la domenica mattina), di un Borghese che si attacca alla matrice e dispensa cuore ed energia per tutto il campo, e Beretta (14, 5\10 dal campo e anche 7 rimbalzi, 3 assist e 2 stoppate nel mondo dell’hyper-spazio) che si abbuffa gratis antipasto-primo-secondo-dolce-caffè-amaro della casa, lasciando giù da pagare al buon Terribile, che non dorme la notte al pensiero delle pietrate tirate in tutti i luoghi e in tutti i laghi del varesotto da Zanetti e soci. Che Dio T(')assisto.
VOTO 6 a Tomma
so Girola, il più elegante coach della Promo, perché qua non si rosica, si dà a Cesare quel che è di Cesare, a differenza del mondo reale. Se l'altra volta eri stato preso a sediate e questa volta hai fatto i bambini laureati con una difesa che soffoca e un'intensità da spesa di Capodanno, caro mio, è solo colpa o merito tuo. A proposito: ma uno così cosa ci fa in Promozione? E vabbè ma allora cosa ci fa Federico Mastrostefano sull'Isola dei Famosi? Paradossi tempospaziali.
VOTO 5 a Christian Mangano, perché in una settima in c
onfronto il crollo di Wall Street è un confetto. Storie di stagioni compromesse: sia un girone consolazione Under 21 (nella disfatta con la Valceresio, i denti da latte di Laudi jr sulla giugulare), sia un CSI stracolomo di stelle. Storie analoghe di coach trafitti al cuore da gente che gioca letteralmente con gli altri, gente che ha la stessa voglia di un impiegato del catasto il lunedì mattina, come andare al polo nord in costume: si fa, sì, magari i primi cinque minuti ti diverti pure, poi ci resti secco e fine dei risolini. Carpe diem.
VOTO 4 alla Partenope dei frustrati, perché la corda la puoi tirare (15/58 globale al PalaAllende) finché vuoi ma prima o poi si spezza. “Ci son due coccodrilli e un orango tango, due piccoli serpenti, un’aquila reale, il gatto, il topo, l'elefante”. Si è vero, non manca più nessuno, solo che non sono i leocorni che non si vedono, ma i due punti. Bisogna difendere ragazze mie, mica star lì a chiedersi che tempo farà, mentre Zanoni, Crippa e Frantini fan venir giù la grandine dai muri e dall’altra parte la “divina” fa 1/8 al tiro. Maioranology.
VOTO 3 a Michele Anzini, mongolfiera bucata a casa Colla. (4 punti con 2\6 al tiro e le Tic Tac per Usuelli), Perchè sarà pure vero che il basket si gioca in cinque, ma vallo a dire a Cuba Libre (ndr Ermanno Traietta) che il ragazzo è illegale, immarcabile e trasforma l'acqua in vino. E allora cosa ci fa a Casorate in D? Semplice, alterna sere in cui non segna nemmeno ad un nano centimetro dal canestro a banchetti nuziali in cima a tutti. Ma sì, non facciamone un dramma. Tanto lui non lo farà. Privilegiato.
VOTO 2 alle mani ibernate di casa Borsano di Paolo “the Machine” Castiglioni, perché l'ottimismo è il sale della vita. Leggi 39 punti e pensi a chissà che difese, tipo Barcellona o CSKA. L'Olimpia oscura ma c'è gente che prende l'intercapedine, altri solo il tabellone, altri che non prendono proprio nulla. Hai voglia a chiudere triangoli, quando nemmeno riesci
a tracciare una linea retta. La macchina del capo…
VOTO 1 alle inquietudini di coach Sbano, ansioso manco dovesse decidere il ritorno al nucleare in un nono secondo, giubilato dai polpastrelli di Barby De Luca. Tra campo e panchina, nella Despar, c’è più traffico che sul raccordo anulare nell’orario di punta, tra gente che va e gente che viene. Dentro Angeloni, fuori Quaranta, ridentro Quaranta, fuori la faccia buia di Zetova. Poi Weiss, Pincerato, ecc…, solo Manu Leggeri si salva in questo tourbillon. E non l’avessero fermato per tempo, avrebbe mandato in campo anche la Farfalla Yamy, tanto peggio di così… Mentre l’allenatore di Perugia in conferenza stampa sembra Borriello liquidato da Belen e sa che la colomba non la mangia neanche se spostano Pasqua avanti un mese (ndr esonerato nemmeno ventiquattro ore più tardi), la Yamamay vince e convince sulle ali di Fernandina, Havelkova e Turlea. Ma anche di De Luca (soprattutto), Crisanti, Borri e Campanari... eh sì tutta roba di casa nostra, vessillo di italianità e chissenefrega se sono italiane. Alla faccia delle “vicine di pianerottolo”. Dopo aver visto Pupo, il principe e il tenore è quasi meglio l'asilo politico in Turkmenistain. Italia Povera Mia.
VOTO 0 al Lonate Pozzolo che deflora tutto e tutti e che fa tardi la sera. C'è Gesualdi che fa fallo anche quando chatta su facebook. Daniele Piccolo che gioca a tennis. Marchino Colombo che sembra a tratti Albarello a tratti Tescari, a tratti Konrad Kurt Ladstätter, a tratti perfino “righello” Weiss. Salvatore Ruta che spara granate come un vietcong impazzito, il ”Duca Conte” Palmeri Ferla con la stessa voglia di difendere di chi viene svegliato alle 4 di mattina dai vigili per spostare la macchina in seconda fila. E coach Resmini che passa dalla faccia di quello in overbooking che arriva tardi al check-in e si incazza pure, alla faccia di Corona davati al lato B di Belen in cima alla Tour Eiffel. Reggiana dei miracoli.

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